"Hush", le varie facce del silenzio

"HUSH", le varie facce del silenzio

Joe South

Joseph Alfred Souter, noto come Joe South (Atlanta, 28 Febbraio 1940 - Buford, 5 settembre 2012) ha avuto un ruolo di rilievo nella storia della musica statunitense. Chitarrista, autore e interprete di canzoni di successo per se e per molti nomi famosi del pop, del rock e del country degli anni '60 e '70, Joe South ha collaborato in vari ruoli, con artisti del calibro di Tommy Roe, Aretha Franklin, Bob Dylan, Gene Vincent, Lynn Anderson,, Johnny Cash, Carol Burnett, Andy Williams e Billy Joe Royal. Elvis Presley interpretò la sua "Walk A Mile In My Shoes", già incisa dallo stesso South e che è da annoverare fra i suoi successi più grandi assieme a "Fool Me" e "Games People Play", canzone che ottenne il Grammy Award nel 1970 come canzone dell'anno. Nel 1972 ottenne la nomination allo stesso premio per "(I Never Promised You A) Rose Garden", scritta per Lynn Anderson. Ma la canzone a cui maggiormente è legato il suo nome è "Hush" e, come spesso accade, ha una storia particolare e interessante da essere raccontata. Scritta nel 1967, la canzone fu affidata a Billy Joe Royal che la incise nel Settembre del 1967. Pur non registrando un successo trascendentale, si piazzò
Billy Joe Royal
al n° 52 della classifica Billboard Hot 100, piazzamento raggiunto fra Ottobre e Novembre del 1967 mentre, in Canada, arrivò fino al 45° posto. Nel 1968, i Deep Purple, una band britannica proveniente da Hertford, inserisce il pezzo nel proprio album d'esordio intitolato "Shades Of Deep Purple" e, abbastanza imprevedibilmente, raggiunge il 4° posto nella Hot 100 statunitense
 nel settembre 1968 e il 2° posto in quella canadese, tanto da spingere Joe South ad incidere in prima persona, il pezzo, per poi includerlo nell'album "Games People Play" del 1968. Allo stesso tempo il pezzo viene completamente ignorato in Gran Bretagna, ma il tempo sarà galantuomo e farà di "Hush" uno dei pezzi più amati dei fans dei Deep Purple. La parola "hush" in inglese significa silenzio, stare zitti e Joe South trasse ispirazione per il suo pezzo da un vecchio canto gospel afro-americano che includeva la frase "Hush, I thought I heard Jesus calling my name" ovvero "Silenzio, pensavo di aver sentito Gesù chiamare il mio nome". Col tempo, il crescente successo dei Deep Purple contribuirà a rendere popolare il pezzo anche in Europa e, nel corso di molti anni, "Hush" verrà eseguita da numerosi gruppi e artisti di varie tendenze musicali fra i quali i britannici "Kula Shaker" che, con la loro cover, arrivarono sino al 2° posto delle classifiche britanniche e la si può ascoltare nella colonna sonora del film "I Know What You Did Last Summer"

Il 45 giri statunitense del 1967
La copertina del 45 giri italiano
















L'album di Joe South, del 1968, con la sua versione di "Hush"

















45 Giri dei Deep Purple  Made in UK





Il 45 Giri dei Deep Purple pubblicato in Italia



Il 45 Giri dei Deep Purple Made in USA


Curiosità

Quando i Deep Purple incisero "Hush" la voce solista era quella di Rod Evans che fu rimpiazzato da Ian Gillan nel 1969. Nonostante fosse un pezzo che i fan amavano e che chiedevano di ascoltare nei loro concerti, raramente lo stesso venne eseguito dalla band. Ian Gillan non sentiva il pezzo come suo e non amava cantarlo nelle esibizioni dal vivo.

"Hush" è una canzone che compare in alcuni film di successo. Abbiamo già detto di "I Know What You Did Last Summer" (1997), ma il pezzo fa parte anche della colonna sonora di "Apollo 11" (1996), "Isn't She Great" (2000), Beyond The sea" (2004) e "Children Of Men" (2006)

I Deep Purple, in occasione del 20° anniversario della fondazione del gruppo, reincisero il pezzo nel 1988 e lo inclusero nell'album "Nobody's Perfect". Il brano venne pubblicato anche su singolo raggiungendo la 62a posizione nelle chart britanniche.

Una strana somiglianza

Nel Gennaio del 1967 i Beatles iniziarono le registrazioni del celebre pezzo "A Day In The Life" che venne inserito nell'album "Sgt. Pepper". A partire dal minuto 2.49 della canzone,  al termine della frase "Made my way upstairs and had a smoke, And everybody spoke and I went into a dream", parte il coro "Na na na na, na na na, na na na" che somiglia moltissimo allo stesso coro di "Hush", sia pur con un ritmo un po' più lento. Va detto che il pezzo dei Beatles è precedente di alcuni mesi a quello di Joe South  e quindi puo'  essere stato il secondo a trarre "ispirazione" dai primi. Probabilmente si tratta di pura casualità ma, a livello di curiosità, rimane qualche piccolo dubbio.


Le Cover Italiane

Esistono due cover italiane del pezzo di Joe South ed entrambe sono ad opera di gruppi Beat di un certo valore : I Quelli e i Colours (ex Pelati). Ad averla incisa per primi sono stati "I Colours", precisamente nel Maggio del 1968 mentre, la versione dei Quelli è del 1969. Ma la differenza sostanziale fra le due cover sta nel fatto che "I Colours" la cantarono con un testo italiano scritto da Giorgio Calabrese (diciamo la verità, non proprio un capolavoro), mentre "I Quelli" si cimentarono in una cover in lingua originale decisamente di un altro spessore. Nel pezzo dei Quelli, inserito nell'album omonimo,  la chitarra è quella di Alberto Radius e la voce  è di Pino Favarolo.




Il 45 Giri dei Colours, ex Pelati




L'Album dei Quelli che contiene "Hush"

Bellocchio Enzo, 15/06/2019



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