Uno dei tanti meriti che vanno ascritti ad Alberto Sordi è una straordinaria intuizione ad avvertire in anticipo i cambiamenti dei costumi della società, soprattutto nel passaggio dagli anni '50 agli anni '60 continuando per il decennio successivo. Se l'Alberto Sordi che avevamo ammirato nei film degli anni '50 era l'interprete della romanità allo stato puro, una vera estensione delle strade trasteverine, completamente immerso in quella Roma che, faticosamente, andava riprendendosi dalle ferite della guerra, i ruoli da lui interpretati negli anni '60 sono caratterizzati da personaggi che abbandonano la rassicurante provincialità romana per aprirsi al mondo. Vi è, in particolare, una trilogia di film che sottolineano meglio di altri, questo cambiamento di rotta : "I Magliari" di Franco Rosi (1959), "Il Diavolo" (1963) di Gian Luigi Polidoro e "Fumo di Londra" (1966), primo film con la regia di Alberto Sordi.


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"La vita è fatta di momenti. Questo è uno di quelli" |

Una piccola curiosità : nel programma televisivo a puntate "Storia di un italiano", viene proposto il finale del film con una piccola ma significativa variazione : mentre il protagonista è sulla scaletta dell'aereo che saluta, da un aereo appena atterrato si vedono sbarcare i Beatles che a loro volta salutano.
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Alberto Sordi versione Beat in una scena del film |
"You Never Told Me"
Nella sua lunga carriera, Alberto Sordi si è spesso cimentato nelle vesti di cantante. La sua voce baritonale, sufficientemente intonata, ha spesso accompagnato caroselli e allietato gli italiani in molti show degli anni '50 e '60. In molti casi si trattava di canzoni quasi surreali, con testi che rasentavano l'assurdo e persino il no sense, con un'immancabile vena comica che le rendevano uniche nel suo genere. Nelle sue vesti di doppiatore di Oliver Hardy, aveva cantato anche un noto pezzo tratto dal film "I Diavoli Volanti" intitolato "Guardo Gli Asini Che Volano Nel Ciel" che, in lingua originale, è completamente una canzone differente intitolata "Shine On Harvest Moon". Quando nel 1966 girò il film "Fumo di Londra" per la colonna sonora si rivolse al fidato Piero Piccioni, autore delle musiche di molti suoi film ma per il testo prese carta e penna e lo scrisse da se. Prevista in due versioni, nel testo inglese come autore compare anche Robert Mellin e la canzone è intitolata "You Never Told Me". Questa è anche la versione ufficiale del film. In italiano fu intitolata "Breve Amore" e il testo è firmato dal solo Sordi.
In una scena del film la canzone viene cantata da Elizabeth, la giovane nipote della Duchessa ma la voce è quella di Lydia Mc Donald, cantante italo scozzese e fedele collaboratrice di Piero Piccioni. Il disco ufficiale con la versione inglese fu inciso da Julie Rogers, cantante britannica molto sottovalutata in Italia, ricordata per aver interpretato la canzone "The Wedding", cover inglese de "La Novia" di Antonio Prieto che, nella versione di Julie, vendette milioni di copie soprattutto nei paesi anglosassoni. Dotata di un bellissima voce rese questo brano indimenticabile, sicuramente una delle colonne sonore più amate dalle generazioni degli attuali sessantenni (e non solo).
In una scena del film la canzone viene cantata da Elizabeth, la giovane nipote della Duchessa ma la voce è quella di Lydia Mc Donald, cantante italo scozzese e fedele collaboratrice di Piero Piccioni. Il disco ufficiale con la versione inglese fu inciso da Julie Rogers, cantante britannica molto sottovalutata in Italia, ricordata per aver interpretato la canzone "The Wedding", cover inglese de "La Novia" di Antonio Prieto che, nella versione di Julie, vendette milioni di copie soprattutto nei paesi anglosassoni. Dotata di un bellissima voce rese questo brano indimenticabile, sicuramente una delle colonne sonore più amate dalle generazioni degli attuali sessantenni (e non solo).
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Front cover del 45 giri di Julie Rogers |
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Back cover del 45 giri di Julie Rogers |
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Stampa inglese |
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Sul Lato B un'altra cover di una canzone italiana : "Pietà Per Chi Ti Ama" di Massimo Ranieri |
Breve Amore
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Il 45 giri di Mina |
La sera del 25 Giugno del 1966, nelle case degli italiani le Tv erano tutte sintonizzate per la messa in onda della ventesima ed ultima puntata di Studio Uno, il celebre show televiso della RAI degli anni '60, presentato per l'occasione da Mina. Ospite della puntata è Alberto Sordi che dà vita ad uno degli sketch più famosi della televisione italiana. Sordi ha da poco finito di girare il film "Fumo di Londra", è all'apice della sua infinita popolarità e lo stesso può dirsi di Mina. I due assieme compongono un duo esplosivo per simpatia e bravura ed è quasi naturale che Albertone affidi alla Tigre di Cremona il lancio della versione italiana della colonna sonora del suo film. Le note di "Breve Amore" cantate da Mina risuonano ancora nelle orecchie di tanti, come me, che all'epoca bambini, già amavano perdersi dietro le note delle canzoni. Indimenticabile, sul finire della canzone, l'entrata di Alberto Sordi in bombetta ed ombrello che accompagna Mina nelle ultime strofe della canzone. Suoni e immagini che non si potranno mai cancellare dalla nostra memoria collettiva. Eppure va detto che, questa canzone, diventata così popolare nel tempo, non ebbe all'epoca un successo di vendite significativo e risultò essere il 48° disco più venduto nel 1966. Molti gli preferirono il lato B del disco intitolato "Ta-Ra-Ta-Ta (Tarattattattattà-Tararatta-Ta)".
Per finire, ricordiamo la versione cantata in italiano di Julie Rogers nell'edizione del 1966 di "Scala Reale", ma la canzone fu presentata anche da Audrey, nome d'arte di Adriana Medini cantante tedesca ma di chiare origini italiane. Di entrambe le versioni non credo esistano incisioni ma rimangono i filmati.
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EP spagnolo contenente il brano |
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L'Album contenente il pezzo |
Altre versioni
Esiste una pregevolissima cover di "Breve Amore" interpretata da Mia Martini. La cantante la interpretò durante lo show televiso RAI "L'Orchestra racconta". L'esibizione può essere apprezzata cercandola su YouTube. Il brano non fu inciso dalla cantante calabrese ma compare in un CD postumo del 2010 intitolato "Domani" che raccoglie una serie di partecipazioni della compianta Mia Martini a trasmissioni televisive.
La canzone fu incisa anche dallo stesso Alberto Sordi e compare in numerose raccolte dedicate a lui. Ovviamente non potevano mancare le incisioni dell'autore delle musiche, Piero Piccioni che, come già accennato in questo post, si avvale della voce della sua collaboratrice Lydia Mc Donald.
Una versione strumentale, che come titolo riporta "Fumo di Londra", compare in un album del compositore e arrangiatore italo - argentino Giorgio Carnini, pubblicata nel 1967.
Per finire va ricordato che il sample di "You Never Told Me" compare nel pezzo "A Short Love Story" ed è frutto della collaborazione fra i produttori Somewhere Anywhere e il cantante Anglo-Ucraino Claude Eman, pubblicato nel 2016.
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In questa versione strumentale il brano è intitolato "Fumo di Londra" |
Video
"Goodbye, my London Town"
Enzo Bellocchio (20/08/2018)
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