Lo strano caso di "The Sound Of Silence" : storia, leggende metropolitane, curiosità e cover italiane del capolavoro di Simon & Garfunkel
Tom Wilson i due riescono ad incidere l'album cui si accennava in apertura, ma che non riesce a suscitare interesse, risultando un vero flop di vendite che determina il nuovo scioglimento del duo. Eppure l'album presentava alcuni pezzi scritti dai due ragazzi che avrebbero meritato un'attenzione differente. In particolare ve n'era uno, scritto da Paul Simon, di impatto immediato e che non poteva lasciare indifferenti chi lo ascoltava. Il pezzo si intitolava "The Sounds Of Silence" e non è un errore se ho scritto "sounds" al plurale, perchè è proprio così che si intitolava il celebre pezzo che, qualche anno dopo, divenne la celebre colonna sonora del film "The Graduate" (Il Laureato) con Dustin Hoffman. Il titolo verrà spesso riportato al singolare, specie negli album. Vi era un'altra differenza sostanziale oltre la "s" in più nel titolo, ed era che la canzone fu incisa con il solo ausilio di una chitarra, suonata da Paul Simon, come unico accompagnamento delle loro splendide voci , dandogli una connotazione acustica e intimista che non può non coinvolgere emotivamente chi la ascolta.
Paul Simon, anche per dimenticare il flop discografico, si era trasferito in Inghilterra dove aveva pubblicato il suo primo album da solista intitolato "The Paul Simon Songbook" e nella track - list compare anche "The Sound of Silence", questa volta scritto senza la esse finale. Anche in questo caso l'album fu un mezzo flop. Ma le vie del successo sono ardue e, a volte, imperscrutabili e, in maniera del tutto inaspettata e casuale, alcune radio statunitensi fra cui la WBZ-FM di Boston e quelle di Gainesville e Cocoa Beach in Florida, avevano cominciato a passare, con una certa frequenza, "The Sounds Of Silence" anche per le continue richieste di alcuni radioascoltatori e fu allora che Tom Wilson riprese il pezzo e all'insaputa dei due autori, ne modificò la base originale sovrapponendo la chitarra elettrica suonata da Al Gorgoni e la batteria suonata da Bobby Gregg. Era il 15 Giugno del 1965 e da quel momento il successo del pezzo fu segnato. A Settembre la canzone entrò nella classifica Billboard Hot 100 e, con un escalation travolgente, raggiunse il 1° posto il primo Gennnaio del 1966. Con un effetto domino inarrestabile, il brano entra nelle classifiche di numerosi paesi toccando sempre il primo posto in Austria, Australia, Irlanda, Germania, Regno Unito e addirittura a due anni di distanza, fu primo anche in Giappone nel 1968!
Nel 1967 il pezzo fu adottato dal film "The Graduate" (Il Laureato) come colonna sonora principale della pellicola. A completamento della colonna sonora furono presi altri pezzi di Paul Simon ("April Come she Will" e "Scarborouh Fair") oltre a "Mrs Robinson" che il duo scrive appositamente per il Film, dove si può ascoltare una versione leggermente differente da quella che poi fu incisa nel disco.
"Il Laureato" e "The Sound Of Silence" divennero una sola cosa nella memoria collettiva delle persone di tutto il mondo.
Stampa originale Album USA |
Stampa Italiana Album |
I 45 giri Made in USA
Paul Simon ha sempre dichiarato che il testo di "The Sounds of Silence"tratta i temi della solitudine e della incomunicabilità smentendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, la leggenda metropolitana che voleva che la canzone fosse stata scritta sull'onda emotiva dopo l'assassinio di John F. Kennedy avvenuto il 22 Novembre del 1963 rifacendosi, forse, al fatto che la musica Paul Simon la scrisse effettivamente nel Novembre del 1963, come riportato nelle note sul retro della copertina dell'album "Wednesday Morning 3 A.M.". Paul raccontò anche che la prima frase della canzone la scrisse al buio, seduto in bagno, come era solito fare quando doveva buttare giù il testo di una canzone.
Come già detto, l'uscita dell'album "Wednesday Morning 3 A.M." fu un fiasco commerciale e non furono tratti singoli da esso. Per vedere il primo 45 giri di "The Sounds of Silence" bisogna aspettare la felice intuizione del produttore Tom Wilson nel Giugno del 1965 con le modifiche strumentali apportate alla base originale. Il singolo era privo di copertina fotografica e fu distribuito con copertina standard della Columbia. Abbastanza paradossale che questo brano, anche dopo il successo del film, non ebbe negli USA stampe con copertine fotografiche al contrario delle stampe europee, asiatiche e sudamericane, in alcuni casi bellissime.
Il primo 45 giri USA |
Stampa distribuita alle Stazioni Radio |
Ristampa del brano nella collana "Hall Of Fame" |
Ristampa Promozionale |
I Bachelors, nello stesso anno, la incisero anche in italiano e, sempre nello stesso anno, fu incisa anche dal gruppo romano Mike Liddell & Gli Atomi.
La bella copertina del 45 giri dei bachelors. Notare il titolo originale della canzone scritto al singolare |
Il 45 giri dei Bachelors in edizione promo. Anche qui il titolo inglese è al singolare |
Grande copertina BEAT per questo ambito 45 giri di Mike Liddle & Gli Atomi |
L'Edizione Juke-Box |
Un'altra cover italiana è quella di Luisa Casali, una cantante milanese il cui vero nome era Maria Luisa Capocasale e che ha al suo attivo diversi 45 giri. Questa della Casali dovrebbe essere l'unica cover femminile, almeno in Italia ed è datata 1967.
Luisa Casali. La sua cover è del 1967 |
Ma la versione più conosciuta in Italia rimane senza dubbio quella di Dino che, sfruttando l'onda lunga del successo del film, incide il pezzo nel 1968 con una scelta di tempo che, commercialmente, lo ripaga ampiamente. Il cantante veronese si trova all'apice del suo successo e ha gioco facile con la sua versione.
Il 45 giri di Dino ha per front cover la locandina del film |
Back cover |
Altri interpreti di questo brano in Italia sono Gianni Morandi che la inserì nell'album "Gianni 5" del 1968, Ivan Cattaneo nell'album "Vietato ai Minori" del 1986 e dai Dik Dik nella raccolta "Mondo Beat" del 2000.
Esiste anche una versione alternativa con un testo scritto da Bruno Lauzi nel 1975 che riprendeva le tematiche del testo originale. Intitolò la canzone "Il Suono Del Silenzio" e la affidò ad Adriano Pappalardo che la inserì nell'album "Mi Basta Così".
Per finire ricordiamo due versioni "particolari" : la prima si intitola "Deo Ti Gheria Maria" con il testo scritto in sardo, frutto di una collaborazione fra il compianto Andrea Parodi e Al Di Meola, canzone che possiamo ascoltare nell'album "Midsummer Night In Sardinia" del 2005.
La seconda versione "particolare" è una versione con il testo del Padre Nostro che viene ancora oggi cantata da alcuni cori parrocchiali. Chi scrive faceva parte di uno di questi, La Corale della Chiesa Madonna di Lourdes di Follonica ed esiste anche una testimonianza filmata su Youtube, ma forse è meglio lasciar perdere :-P
Un piccolo mistero
Esiste un EP di stampa Argentina del 1964 contenente 4 pezzi tratti dal primo album del duo. Se la data fosse effettivamente il 1964, questo sarebbe l'unico sette pollici contenente la versione acustica (senza le sovraincisioni di chitarra elettrica e batteria). Una vera rarità considerando che la popolarità del duo era veramente molto ristretta. Curiosità, come spesso accadeva con EP sudamericani, il disco gira a 33 giri
Video
Enzo Bellocchio - 25 Agosto 2018
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