Salvatore Philip Bono (Detroit, 16 febbraio 1935 - South Lake Tahoe, 5 gennaio 1998) è stato un autore e cantante di successo di chiare origini Italiane. Suo padre Santo Bono da Montelepre (Palermo) e sua madre Jean La Valle erano entrambi siciliani. Sonny ebbe da subito spiccate doti musicali e, nei ritagli di tempo che gli venivano concessi dal suo lavoro di autista per conto di una macelleria, cominciò la sua carriera d'autore di canzoni con la Speciality Records, scrivendo una canzone per Sam Cook intitolata "Things You Do To Me", attirando le attenzioni del produttore Phil Spector per il quale svolge varie mansioni oltre a quella di autore : portaborse, percussionista e promotion man. Dopo aver scritto assieme a Jack Nitsche il pezzo "Needles and Pins", inizia un periodo d'oro fatto di successi come autore ma anche come interprete, soprattutto dopo il fortunato incontro con Cherylin Sarkisian, in arte meglio conosciuta come Cher. Oltre a diventare la sua seconda moglie (in tutto ne ebbe 4), con essa fondò il duo Ceaser and Cleo che, in seguito, prese il nome di Sonny and Cher con il quale divennero popolarissimi. Oltre a vendere, durante il loro sodalizio, oltre 40 milioni di dischi, i due divennero celebri anche grazie ad alcuni show televisivi dei primi anni '70, come The Nitty Gritty Hour, che permisero alla coppia di mantenere alta la loro popolarità, lievemente in calo dal punto di vista discografico. Dopo aver ottenuto uno show tutto per loro, intitolato "The Sonny And Cher Comedy Hour" che, visto l'enorme successo ottenuto, andò avanti sino al 1976, un anno dopo la loro separazione artistica coincisa con la fine anche del loro matrimonio. Sonny and Cher portarono al successo alcuni pezzi diventati molto famosi e reinterpretati da molti altri artisti, fra i quali ricordiamo "Baby Don't Go", "Look At Us", "I Got You Babe", "The Revolution Kind" e "Bang bang (My baby Shot me Down)" che è anche l'oggetto del nostro post di oggi. il duo divenne molto famoso anche in Italia grazie anche alla loro partecipazione a Sanremo del 1966, con il pezzo "Il Cammino Di Ogni Speranza", accoppiati a Caterina Caselli. Da ricordare che, nello stesso Sanremo del 1967, Cher interpretò da sola anche il pezzo "Ma Piano (Per Non Svegliarmi)" cantata anche da Nico Fidenco.
Sonny & Cher
Sonny Bono scrisse il testo della canzone nel 1966 affidandone l'interpretazione a Cher che riesce a portarla sino al secondo posto delle classifiche statunitensi. Il singolo, che era stato tratto dal secondo album della cantante intitolato "The Sonny Side Of Cher", vende più di tre milioni di copie e, ben presto, diventa un Hit in tutto il mondo.
Front Cover
Back Cover
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Le Cover
Nancy Sinatra
Negli Stati Uniti il pezzo venne inciso anche da Nancy Sinatra e inserito nell'album "How Does That Grab You ?" passando abbastanza inosservato. Stranamente, a distanza di molti anni, precisamente nel 2003, il successo arriva con l'inserimento della versione di Nancy, nella colonna sonora Kill Bill Vol. 1 di Quentin Tarantino.
L'Album dove era stata inserita "Bang Bang"
Back Cover LP
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Altri interpreti non italiani che si sono cimentati in varie versioni del pezzo sono Stevie Wonder, Petula Clark, i Vanilla Fudge, Terry Reid, Bon Jovi, Frank Sinatra, Cliff Richard, Paul Weller, Isobel Campbell, The Racounters, Lady Gaga e Gabor Szabo.
Stevie Wonder
Bel 45 giri di Stevie Wonder
Back Cover
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Petula Clark
45 giri di stampa italiana
Back Cover
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Vanilla Fudge
"Bang bang" nella versione dei Vanilla Fudge
Jon Bon Jovi
45 di stampa tedesca con la versione di Bon Jovi
Back Cover
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Terry Reid
45 giri di stampa giapponese con la versione di Terry Reid
Sheila
Una delle cover di maggior successa è quella in francese di Sheila. Nata il 16 Agosto del 1945 a Créteil il suo vero nome è Annie Chancel. E' stata molto popolare in Francia e in molti altri paesi europei nel corso degli anni Sessanta e anni Settanta. La
sua popolarità era così enorme, che il suo nome è stato utilizzato per
una catena di negozi di abbigliamento e di prodotti di bellezza. Ha cantato in diverse lingue e ha avuto successo in tutta Europa. Alla fine degli anni Settanta è diventata una star della disco. Il suo più grande successo nel genere Disco è stato “Spacer”, prodotto da Nile Rodgers e Bernard Edwards del gruppo funk statunitense Chic. "Bang Bang" fu uno dei suoi più grandi successi e che le permise di raggiungere il primo posto nelle classifiche francesi e non solo.
Un edizione per Juke-Box
Un EP di stampa francese
Back Cover
Le Cover Italiane
Per quanto riguarda le versioni in italiano, ne esistono due con testi differenti. Furono Alessandro Colombini e Miki Del Prete, del Clan di Celentano, a scrivere il primo testo per "la Ragazza del Clan", Milena Cantù (che fu poi ripreso anche nella versione di Dalida). Il brano fu inciso come Lato A del suo primo 45 giri. Da notare che,
sul Lato B dello stesso, compariva un brano di Lucio Battisti ("Che Importa A Me", scritto
in coppia con Mogol) che il cantante di Poggio Bustone non incise mai
nella sua discografia.
Pur essendo stata la prima ad incidere la cover in italiano del pezzo di
Sonny Bono, la cosa non portò molta fortuna alla Cantù. Un inspiegabile
ritardo nella distribuzione del 45 giri, avvantaggiò le versioni dei
concorrenti. Ma fu una specie di caso diplomatico scoppiato in seno alla
RAI a far si che, la versione di Milena Cantù, risulterà essere la meno
gradita dal pubblico. Successe infatti che nella trasmissione "La
Caravella di Successi" che si teneva al Petruzzelli di Bari, Dalida e la
Cantù volevano esibirsi con lo stesso pezzo (proprio "Bang Bang"), cosa
che, curiosamente, si ripetè in altre due trasmissioni, "Campioni a
Campione" e "Spettacolo Ovunque". Dalida adoperò tutto il peso della sua
popolarità (e incutendo timore a causa del suo carattere "particolare")
e riuscì ad impedire alla rivale di esibirsi con quella canzone. Pare
che Dalida avesse minacciato di disertare la gara canora legata alla
lotteria di Capodanno "Scala Reale" e, con questo ricatto, riuscì ad
ottenere quanto da lei richiesto. A quel punto, per ritorsione, Adriano
Celentano mise in atto un suo personale boicaottaggio alla stessa
trasmissione per lo sgarbo ricevuto dal Clan, facendo mancare la sua
partecipazione già concordata.
Milena Cantù
Front Cover
Back Cover
Label
Edizione per Juke-Box
Dalida
Front Cover
Back Cover
Label
Le incisioni dei Corvi e dell'Equipe 84, invece, presentano alcune differenze nel testo rispetto a quello scritto dal duo Colombini - Del Prete. La strofa iniziale, ad esempio, è completamente differente. Nella versione di Milena Cantù e Dalida la strofa è la seguente :"Mi ricordo quando noi/eravamo due bambini/e puntavamo le pistole/dai cavalli a dondolo" mentre, nella versione dei Corvi e dell'Equipe 84 recita così : "Avevamo
cinque anni/correvamo sui cavalli/io e lei contro agli indiani/eravamo due cow boy". Ma anche nell'inciso si notano delle differenze. Nella versione di Dalida e Milena Cantù l'inciso appare in questa versione :"Bang, bang io sparo a te/bang, bang tu spari a me/bang, bang e vincerà/bang, bang chi al cuore colpirà". Nella versione dei Corvi e dell'Equipe 84, recita in quest'altra maniera :"Bang bang, di colpo lei/bang bang, lei si voltò/bang bang, di colpo lei/bang bang, a terra mi gettò". Nel 45 giri dei Corvi, fra gli autori, viene citato il nome di M.
Coppola al quale, probabilmente, vanno attribuite le variazioni fra i
testi. Ma anche fra la versione dei Corvi e quella dell'Equipe 84, vi è una considerevole differenza. Infatti, il verso"Sempre
al mondo ci sarà/chi quei colpi sparerà/Sempre al mondo ci sarà/chi quei colpi sparerà", presente nella versione dell'Equipe 84, è totalmente assente in quella dei Corvi. Molto probabilmente fu scritto e aggiunto da Maurizio Vandelli ed in effetti va detto che, la versione dell'Equipe 84, risulta sicuramente la migliore delle quattro.
I Corvi
Front Cover
Back Cover
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Equipe 84
Front Cover
Back Cover
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Una stampa greca (Forse un promo)
CURIOSITA'
Esite una versione di "Bang Bang" cantata da Mina. La cantante cremonese la interpretò nella trasmissione Sabato Sera il 6 maggio del 1967 ma non fu mai incisa. A ventisei anni di distanza ci pensò la RARO Records (1993) a inserirla in un CD zeppo di rarità.
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